Sospensione cautelare Antitrust aumenti telefono
L’Autorità Antitrust, con il provvedimento del 21 marzo 2018 reso nel corso dell’istruttoria contro i principali operatori del settore telecomunicazioni finalizzata ad accertare l’eventuale esistenza di accordi restrittivi della concorrenza, ha disposto la sospensione cautelare della determinazione di repricing comunicato agli utenti in occasione della rimodulazione della periodicità della fatturazione in ottemperanza alla L. n. 172/2017 e concernente l’aumento del costo del servizio telefonico dell’8,6%.
Nel provvedimento, in particolare, si legge chiaramente che “la documentazione esaminata nei paragrafi precedenti dà, infatti, conto del fatto che i quattro operatori parte del procedimento si sono scambiati informazioni sensibili in relazione alla proprie politiche commerciali verso la clientela sia con riguardo al repricing connesso alla modifica del ciclo di fatturazione sia in relazione alle modalità e ai tempi con i quali sarebbero stati implementati gli obblighi legislativi nonché con riguardo al diritto di recesso da concedere o meno ai clienti a seguito della cosiddetta rimodulazione. Tale scambio di informazioni, anche alla luce di quelle che sono state le decisioni commerciali assunte in concreto dagli operatori, risulta essere stato finalizzato a un coordinamento delle politiche commerciali adottate in occasione dell’adeguamento al mutato quadro regolamentare prima e normativo poi”.
L’Autorità Antitrust chiarisce, ancora, che “i contatti tra gli operatori sono divenuti poi quasi giornalieri a far data dalla notizia di un intervento legislativo conseguente al mancato adeguamento degli operatori agli obblighi imposti dal regolatore (settembre 2017). Da quel momento in poi è divenuto centrale il ruolo svolto da Asstel, all’interno della quale i responsabili della funzione regolatoria di Telecom, Wind, Vodafone e Fastweb hanno coordinato l’attività di lobbying presso il Governo, la comunicazione ai media, gli interventi televisivi e nelle manifestazioni pubbliche allo scopo di mantenere compatto il fronte e di non rilasciare dichiarazioni contraddittorie”
LA POSIZIONE DELL’ASSOCIAZIONE DEI CONSUAMTORI “IL MELOGRANO”
Il provvedimento del 21 marzo 2018 dell’Antitrust, sebbene emesso nell’ambito di un’istruttoria cautelare, mette chiaramente in evidenza l’atteggiamento delle principali compagnie di fornitura di servizi telefonici caratterizzato da una cinica logica di massimizzazione dei profitti a discapito degli interessi economici dei consumatori.
Il provvedimento, in particolare, rivela numerosi contatti tra i vari operatori del settore volti a manifestare compattezza nell’adozione di politiche commerciali che, come anche riferito dall’Autorità, dovrebbero essere caratterizzati da un’alea d’impresa che dovrebbe gravare sul singolo imprenditore e non sul mercato a discapito delle regole della concorrenza.
L’uniformità dei comportamenti, inoltre, ha di fatto vanificato l’esercizio effettivo del diritto di recesso da parte degli utenti determinando, come anche rilevato nel provvedimento, “la percezione circa l’assenza di convenienza del cambio di operatore così favorendone l’inerzia”.
Vista la sospensione cautelare dell’applicazione dell’aumento dell8,6% dei servizi telefonici, l’Associazione dei Consumatori “Il Melograno” formulerà richieste di rimborso di quanto corrisposto in eccedenza in favore di tutti i consumatori che ne facciano richiesta e che abbiano già sopportato l’aumento dei servizi telefonici.
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